CEP: un fiore all’occhiello per l’Area Minori di CPL SERVIZI

Uno dei servizi per minori di cui la nostra Cooperativa va più orgogliosa è sicuramente il Centro Educativo Pomeridiano. Per provare a capire meglio questo servizio abbiamo intervistato Aurora Monte che è stata tra le prime educatrici ad ideare e portare avanti questo progetto.

Aurora, potresti spiegare in breve che cosa sono i CEP?

“Il Centro Educativo Pomeridiano è un servizio, finanziato dai comuni dell’est veronese, dedicato ai minori che vivono situazione di svantaggio socio-culturale ed economico.

Quando e Dove si svolgono i CEP?

In questo momento i CEP sono attivi in 3 comuni: ad Albaredo D’Adige dal 2002, a Veronella dal 2006 e a Cologna Veneta dal 2010 circa.

La frequenza nel centro di Albaredo è di due ore per tre pomeriggi, mentre negli altri due Comuni si fanno due soli incontri alla settimana. Inizialmente veniva seguito il calendario scolastico, ma considerando i bisogni e le richieste delle famiglie si è esteso il periodo di apertura a tutto l’anno, ad eccezione del mese di agosto e del periodo natalizio.

Chi partecipa al CEP?

Essenzialmente minori in difficoltà, l’accesso, infatti, avviene attraverso i Servizi Sociali del comune, tramite segnalazioni che vengono dalla scuola o dai servizi socio-sanitari del territorio che seguono i minori.

In media partecipano una quindicina di ragazzi ad ogni Cep, con la compresenza di 2/3 educatori. Sono presenti anche volontari maggiorenni che affiancano gli educatori.

Il lavoro di equipe tra educatori, famiglia (che esprime il consenso e condivide il progetto educativo), la scuola e gli specialisti che seguono il minore (Neuro Psichiatria Infantile) permettono un monitoraggio costante e interventi più incisivi, considerando le difficoltà e le potenzialità di ciascuno.

Quali attività vengono proposte al CEP?

Oltre al sostegno scolastico nei compiti, vengono proposte attività ludiche e ricreative che permettono ai ragazzi di socializzare, di rispettare le regole di convivenza e di favorire l’autonomia di ciascuno.

I ragazzi partecipano con entusiasmo ai centri e hanno creato relazioni positive tra pari; anche tra vari centri grazie alla proposta di momenti di condivisione come alcune uscite e la pizzata finale con tutti i ragazzi.

Ma quindi non solo compiti?

Assolutamente no! Tra le attività proposte ci sono state visite a varie realtà lavorative e non presenti sul territorio: abbiamo portato i ragazzi a vedere attività agricole con mulini ancora funzionanti, oppure abbiamo visitato anche piccole officine di metalmeccanica a Cologna Veneta.

Nel periodo estivo è stato possibile realizzare delle piccole gite, ad esempio passeggiate sull’argine con momento merenda, uscite in piscina e poi parecchie collaborazioni con associazioni locali…

Che tipo di collaborazioni?

“Da parecchi anni si propone anche una serie di incontri programmati al maneggio dove, oltre ai giretti a cavallo, i ragazzi imparano a prendersi cura dell’animale e della sua igiene. Tra le altre esperienze proposte c’è stata quella all’Avio club di Montagnana. In alcuni anni, con il supporto dell’Università della terza Età è stato possibile partecipare con loro a delle gite giornaliere in posti come Parco Sigurtà e il Sea life, con la condivisione di tutti i momenti della giornata tra ragazzi e persone adulte.

Negli anni passati, con lo scopo di avvicinare e sensibilizzare i ragazzi a rendersi utili per gli altri, sono state fatte esperienze insieme agli ospiti della Casa di Riposo, attraverso momenti di gioco da tavola e di condivisione.

Ci par di capire che per ci sia tanto divertimento…

Si è vero, cerchiamo di dare ai ragazzi che frequentano il CEP – che di solito vivono in ambienti famigliari carenti dal punti di vista socio-educativo possibilità di fare esperienze che difficilmente potrebbero fare senza la presenza di noi educatori. Però non ci limitiamo solo a fare gite ed esperienze, in questi anni abbiamo proposto parecchi momenti educativi.

Ci puoi fare qualche esempio di queste attività?

Sono stati proposti ai ragazzi percorsi di educazione alla strada e all’educazione civica con la collaborazione della polizia locale dei Comuni;

Incontri con professionisti su tematiche inerenti l’età evolutiva dei ragazzi come ad esempio quello su una consapevole fruizione di internet e dei social network;

Abbiamo poi incontrato il Sert di Soave e abbiamo facilitato l’avvicinamento al Consultorio Adolescenti di San Bonifacio di alcune ragazzine che ne avevano espresso chiaramente il bisogno.

Ci par di capire che il CEP garantisce un aiuto ed un sostegno non solo ai minori ma anche a tutta la famiglia

Credo proprio di SI. Negli anni noi educatori siamo diventati un importante punto di riferimento per i minori ma soprattutto per le loro famiglie: capita spesso che i genitori ci chiedano un consiglio in merito a questioni legate alla quotidianità e a piccoli momenti di crisi familiari.

In alcune situazioni abbiamo fatto venire il genitore al Centro e abbiamo agito una azione di mediazione famigliare tra l’adolescente e la famiglia.

E come avete vissuto questa situazione di Coronavirus?

Questa azione di supporto alle famiglie è stato ancora più evidente in questi mesi di pandemia, dove il servizio è continuato inizialmente attraverso videochiamate e successivamente con appoggi domiciliari. Le famiglie e i minori, molto disorientati sia per la mancanza di dispositivi e sia per la difficoltà della gestione degli stessi, si sono appoggiati agli educatori che sono diventati un ponte tra le famiglie e le scuole.

In questi mesi estivi, uno degi obiettivi sarà quello di avvicinare le famiglie a questa modalità di didattica, coinvolgendoli attivamente nella quotidianità scolastica dei propri figli, attraverso la consultazione del registro elettronico ad esempio.

Come Cooperativa vorremo ringraziare le amministrazioni comunali di Albaredo d’Adige, Veronella e Cologna Veneta perchè in questi anni hanno creduto e sostenuto questo progetto.

Un ultimo pensiero, poi, va a tutti i nostri educatori domiciliari per la passione e la professionalità con la quale portano avanti i vari progetti dell’area minori. Un sentito grazie a Aurora, Simonetta, Davide, Antonio, Annaluisa, Vania, Gabriele, Silvia, Jenny, Chiara,Simona, Stefania, Valentina, Damiano, Pierangelo, Giorgia, Sofia, Cristina e Aurica.

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